Anassimene
Anassimene di Mileto (586-528 ca a.C.) è un filosofo della scuola di Mileto che riprende la tradizione naturalistica dopo Anassimandro, proponendo l'aria come principio fondamentale di tutte le cose. Tutto ha origine dall'aria e cambia forma attraverso questi processi di espansione e condensazione.
Secondo lui, tutto ciò che esiste viene dall'aria: quando l'aria si espande diventa fuoco attraverso un processo di rarefazione, e quando si condensa diventa vento, nuvole, acqua, terra e pietra. Le differenze qualitative tra le cose derivano dalla diversa densità dell'aria.
Esempio. Quando l'aria è molto rarefatta (espansa): diventa fuoco. Ad esempio se si soffia su una brace l'aria fa aumentare il fuoco. Quando l'aria è un po' meno rarefatta (meno espansa): diventa vento o nuvole. Quando l'aria si condensa (diventa più densa): si trasforma in acqua. Ad esempio, la condensa che si forma su un bicchiere freddo o la pioggia. Quando l'aria è molto condensata (molto densa): diventa terra o pietra, cose solide. Ad esempio, il ghiaccio.
Inoltre, Anassimene pensava che questo processo dell'aria generi infiniti cicli e mondi nell'universo.
Secondo Anassimene, l'aria non solo dà origine a tutti gli elementi e le cose attraverso processi di rarefazione e condensazione, ma questo ciclo di trasformazioni è continuo e infinito. Ciò significa che l'aria è sempre in movimento e sta continuamente creando nuovi mondi e nuove realtà.
In altre parole, l'universo, secondo Anassimene, non è statico o unico, ma è fatto di infiniti cicli in cui l'aria, trasformandosi, dà vita a mondi sempre nuovi. Questi cicli cosmici si ripetono senza fine, generando così infiniti mondi. È un concetto molto avanzato per il suo tempo, che suggerisce un universo dinamico e in continua evoluzione.
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